E’ una di quelle partite che non si vorrebbero mai vedere, tanto meno commentare, perché di fatto la partita non c’è mai stata. La sintesi potrebbe essere: troppo brutta per essere vera, ma la sostanza è che la Sgm esce demolita dal confronto casalingo con la seconda della classe. Il rischio debacle era annunciato: la sconfitta incredibile di Prato poteva avere lasciato strascichi pericolosi nella testa dei biancazzurri, e così è stato. I numeri ancora una volta parlano chiaro e non lasciano spazio a repliche: 0-8 in favore di Teramo dopo dieci minuti, 7-23 alla fine del primo tempo, -20 (22-42) al fischio finale. Era l’ultima del girone di andata, c’era da mantenere l’imbattibilità del Palaboschetto, rimediare all’ingiusta e immeritata sconfitta di Ambra e soprattutto confermare il bel gioco visto in terra toscana. Invece la Sgm non scende nemmeno in campo, con imbarazzante apatia fa acqua in tutti in reparti e come un pugile agonizzante, barcolla goffamente sostenuta dalle corde del ring, sotto i colpi di un Teramo nettamente superiore. Se indiscutibili sono i demeriti e le colpe dell’Estense, altrettanto indiscutibile è la superiorità degli abruzzesi. I ragazzi di Fonti hanno impressionato per condizione atletica, abilità di manovra, precisione al tiro e tenuta difensiva. Una vera e propria lezione di pallamano messa in mostra dalla formazione ospite che ha giocato con grande velocità e percentuali al tiro praticamente perfette. Il campionato delle due squadre ha obiettivi diversi: Teramo punta alle prime quattro posizioni, Ferrara alla salvezza, ma ciò non giustifica l’indefinibile prestazione dei biancazzurri. Ferrara ha sbagliato tutto ciò che c’era da sbagliare: difesa colabrodo e troppo molle, attacco impreciso sia nella manovra che in fase conclusiva: enorme il numero di palloni banalmente gettato alle ortiche. La partita storta è sempre dietro l’angolo ed il rischio figuraccia con formazioni ben preparate quali Teramo e Carpi ci sta, ma sembra delinearsi un sorta di sindrome da Palaboschetto, in quanto le cose migliori l’Estense le ha fatte vedere lontano dalle mura amiche (a Imola e Prato, ndr) a sostegno dell’ipotesi di una pressione psicologica che i giovanotti di Ribaudo faticano a gestire quando giocano in casa. Contro Teramo il tecnico ferrarese le ha provate tutte, ruotando i giocatori a disposizione, con la speranza di trovare una risposta d’orgoglio anche da chi ha minutaggi minori, che purtroppo non è arrivata. Il campionato osserva un turno di riposo prima del girone di ritorno che vedrà la Sgm impegnata sul difficile campo di Ancona sabato 7 dicembre, trasferta storicamente difficile che verrà affrontata in emergenza visto che oltre all’infortunato Alberino mancheranno Succi e capitan Tosi. Ribaudo a tal fine ha già calendarizzato alcune amichevoli per collaudare le alternative e per mantenere il ritmo partita nelle gambe dei suoi, con un occhio di riguardo al morale dei ragazzi uscito malconcio dall’ultima pesantissima sconfitta.
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Teknoelettronica Teramo dilaga al Boschetto con un’Sgm troppo brutta per essere vera
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